Il CBD tra i rimedi naturali per il mal di schiena

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persona con il mal di schiena
persona con il mal di schiena

Secondo diversi studi scientifici, il cannabidiolo (CBD) può essere utilizzato con successo da chi soffre di mal di schiena per ridurre il dolore. In questo articolo vedremo quali sono i sintomi e le cause del mal di schiena, che ruolo può avere il cannabidiolo e come può aiutare.

Perchè si infiamma la schiena?

Stiramenti e distorsioni muscolari, dovuti solitamente a un trauma o a sforzi eccessivi, artrosi (spondilosi) e artrite (spondilite) della colonna vertebrale possono infiammare la schiena e provocare dolore.

Il mal di schiena è un disturbo che comprende lo spettro dei diversi tipi di dolore nelle sue varie manifestazioni:

  • lieve , moderato,severo: in base all’intensità
  • urente, sordo, trafitto, pungente: in base alle sensazioni
  • somatico o viscerale: in base alla localizzazione
  • neuropatico o nocicettivo : in base alla provenienza

In base alla durata, medici e ricercatori descrivono i tipi di mal di schiena in:

  • acuto: si manifesta all'improvviso e di solito dura da pochi giorni a 6 settimane.
  • sub-acuto: può presentarsi all'improvviso o nel tempo e dura fino a 12 settimane
  • cronico: può durare più di 12 settimane e si verifica quotidianamente.

Invece in base alla zona interessata il mal di schiena è distinto in:

  • cervicale
  • toracico
  • lombare
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Quali sono i principali sintomi del mal di schiena?

Oltre al dolore, altri sintomi sono rigidità e difficoltà di movimento, formicolio, intorpidimento della zona interessata, irradiamento del dolore a glutei e gambe.Il mal di schiena può causare importanti disabilità fisiche e impattare negativamente sulla qualità della vita sociale e lavorativa, comportando anche ansia e disturbi del sonno.

Quali possono essere le cause del mal di schiena?

Le cause del mal di schiena sono molteplici, sebbene la maggior parte siano di natura meccanica (90% dei casi) o di origine non specifica.

In base all’origine del dolore, gli studi distinguono tra i seguenti tipi di mal di schiena:

  • Traumatico: come il colpo di frusta da incidente, stiramento e fratture
  • Degenerativo: le strutture muscoloscheletriche possono indebolirsi nel tempo a causa dell'invecchiamento o dell'usura eccessiva. L'ernia del disco intervertebrale e la stenosi spinale rientrano in questa classe
  • Oncologico: le strutture anatomiche della schiena possono sviluppare formazioni benigne o maligne, primarie o secondarie
  • Infettivo: le infezioni delle strutture muscolo scheletriche possono derivare da inoculazione diretta o diffondersi da un'altra fonte
  • Infiammatorio: l'infiammazione cronica può dare origine ad artrite spinale come la spondilite
  • Metabolico: alterazioni del metabolismo del calcio e della Vit. D che possono sfociare in osteoporosi e osteosclerosi 
  • Dolore riferito: problematiche agli organi viscerali, come le coliche biliari.
  • Posturale: trascorrere ore in posizione eretta o una postura scorretta, così come la gravidanza.
  • Congenito: le condizioni congenite della colonna vertebrale, come la cifoscoliosi.

Una valutazione clinica approfondita e un esame diagnostico appropriato (esami del sangue, radiografia, risonanza magnetica, TAC) sono solitamente sufficienti per determinare la causa e arrivare alla diagnosi esatta. In alcuni casi potrebbe essere necessario il rinvio a specialisti come chirurghi ortopedici, neurologi, reumatologi o specialisti nella gestione del dolore.

Cosa si usa per combattere il mal di schiena?

I trattamenti per il mal di schiena acuto e cronico sono abbastanza simili e prevedono terapie di prima e di seconda linea.

La terapia di prima linea è non farmacologica e consiste nel ripristino di un normale stile di vita (smettere di fumare e peso corporeo ottimale), evitamento delle attività che scatenano il dolore, educazione e formazione del paziente (fondamentale per prevenire il peggioramento o la recidiva del mal di schiena), attività fisica e terapia cognitivo-comportamentale.

La terapia di seconda linea include farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), miorilassanti, cortisonici, oppioidi, inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina e serotonina, anticonvulsivanti, e prevede anche manipolazione spinale, applicazione superficiale di calore, trattamenti alternativi come agopuntura, massaggi e yoga. Gli effetti collaterali, anche gravi, che l’uso prolungato dei farmaci possono provocare, spingono la comunità scientifica a trovare nuove indicazioni terapeutiche per il trattamento del mal di schiena come i cannabinoidi.

Il trattamento chirurgico è indicato solo per i casi più gravi e invalidanti.

CBD e mal di schiena: perchè il cannabidiolo funziona?

Il CBD è utile per alleviare il mal di schiena perchè ha un’ azione antinfiammatoria e immunomodulante. Interagendo con i recettori CB2 del sistema endocannabinoide presenti sulle cellule immunitarie, il CBD blocca il rilascio dei mediatori chimici pro-infiammatori (citochine, interleuchine, prostaglandine) riducendo il processo infiammatorio e il dolore che ne deriva. Il cannabidiolo ha dimostrato avere anche un effetto positivo sul dolore non infiammatorio tramite:

  • aumento della concentrazione dell’endocannabinoide Anandamide 
  •  interazione con sistemi e neurotrasmettitori che sono coinvolti nella gestione del dolore 

L’ Anandamide agisce sui recettori CB1 del sistema endocannabinoide, gli stessi recettori su cui agisce il THC, inducendo una riduzione diretta del dolore. L’ interazione del CBD con i recettori della serotonina, del GABA e vanilloidi TRPV riducono la percezione del dolore.

Inoltre grazie alla modulazione della trasmissione GABAergica e serotoninergica, il CBD migliora le comorbidità come ansia e disturbi del sonno che si presentano molto spesso in chi soffre di dolore alla schiena.

CBD e mal di schiena: che cosa dice la scienza

La ricerca si sta occupando da molti anni dell'azione della Cannabis terapeutica, dei cannabinoidi e in particolare del CBD per il trattamento del dolore e dell’infiammazione. Di seguito alcuni studi incentrati su CBD e mal di schiena:

  • Lo studio osservazionale di Bakewell et al. del 2022 è rivolto a determinare l'effetto delle capsule di CBD nei i pazienti con stenosi spinale correlata al mal di schiena lombare e al dolore alle gambe. Sono state coinvolte 48 persone di età compresa tra 63 e 95 anni che ogni 4 settimane hanno compilato un sondaggio (6 in totale) rispondendo alle domande: dolore attuale, livello di dolore abituale durante la settimana, livello di dolore migliore durante la settimana e livello di dolore peggiore durante la settimana. Lo studio ha rilevato che il trattamento con capsule di CBD estratto dalla canapa è stato associato a miglioramenti significativi nei punteggi del dolore e in diverse misure della qualità della vita per i pazienti con stenosi spinale lombare

  • Nello studio di Eskander et alt. su CBD per il dolore acuto e cronico del 2020 vengono presentati due casi clinici che descrivono l'uso di una crema contenente 400 mg di cannabidiolo (CBD) per il sollievo sintomatico di una frattura da compressione lombare e per l'attenuazione del disagio toracico e della disestesia secondari a un meningioma asportato chirurgicamente. Il CBD derivato dalla canapa in una crema transdermica, applicato sulla zona interessata, ha fornito un significativo sollievo dal dolore e dagli altri sintomi per i pazienti 

  • Un sondaggio anonimo condotto da Lovecchio e Al. del 2021 mira a caratterizzare i modelli di consumo di CBD e gli effetti percepiti in 54 pazienti con mal di schiena, indipendentemente dallo stato chirurgico (preoperatorio, postoperatorio, non operatorio) e dalla zona interessata (cervicale, toracica e lombare). I benefici segnalati sono stati: sollievo dal dolore (46,3%), miglioramento del sonno (33,3%) e riduzione dell'ansia (20,4%).
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Come ridurre l’infiammazione alla schiena con il CBD

Per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore alla schiena si consiglia l’utilizzo sublinguale del CBD, mantenendolo il più possibile nella cavità orale per un maggiore assorbimento del principio attivo. Se si decide di ingerirlo, meglio a stomaco pieno e con cibi grassi. L’assunzione può avvenire nell'arco della giornata, anche due o più volte al giorno. Il dosaggio è individuale e si consiglia sempre di iniziare con poche gocce, aumentandole gradualmente ogni 4-5 giorni in base alla necessità. La nostra linea di Premium indicata per la gestione e il sollievo dal dolore è disponibile in diverse concentrazioni così da permettere la scelta del prodotto più appropriato alla propria problematica.

Vi ricordiamo che se si assumono farmaci, bisogna sempre chiedere consiglio al medico prima di utilizzare il CBD, che è invece sconsigliato in gravidanza o durante l’allattamento.

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