Cannabis light illegale 2024: nuovo DDL sicurezza

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I prodotti Enecta:

  • non sono medicinali;
  • sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
  • sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).
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Ti rassicuriamo subito, puoi continuare ad acquistare i nostri prodotti a base di CBD in tranquillità. In questo articolo sul nuovo DDL sicurezza, vogliamo solo raccontarti qualcosa in più della stretta sulla cannabis light (Canapa- Cannabis Sativa) e delle potenziali conseguenze per il settore.

DDL sicurezza canapa light: gli ultimi aggiornamenti

È recentemente approdato in Senato l’emendamento del DDL Sicurezza che rende la cannabis light illegale in Italia e vieta la coltivazione e la vendita delle infiorescenze.

Questo emendamento è stato inserito dal Governo Meloni nel DDL Sicurezza e nonostante la forte opposizione delle associazioni del settore, è stato prima approvato dalla Commissione Affari Costituzionali e Giustizia della Camera e in seguito anche dai deputati della Camera.

Il Governo Meloni non si ferma neanche di fronte al provvedimento con cui il Tribunale Amministrativo del Lazio ha recentemente sospeso il Decreto del Ministero della Salute che inseriva i prodotti contenenti CBD tra i medicinali psicotropi.

Al contrario, il Governo Meloni continua la sua guerra personale contro la pianta di canapa e punta all’approvazione finale del DDL sicurezza canapa light da parte del Senato.

Cosa prevede la nuova legge sulla Cannabis light e quali sono le conseguenze?

La nuova legge sulla Cannabis light vieta la coltivazione e la vendita di infiorescenze in Italia, applicando a queste attività le sanzioni previste dal Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti e modificando la legge 242/2016, contenente disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa.

Il Governo Meloni non distingue tra il settore della cannabis light e quello della canapa ad uso industriale. Mentre il settore della cannabis light riguarda l’uso ricreativo delle infiorescenze, quello della canapa ad uso industriale utilizza esclusivamente piante di cannabis a basso contenuto di THC e certificate dall’Unione Europea.

La pianta di canapa ad uso industriale non può fare a meno della coltivazione e lavorazione delle infiorescenze. Ad esempio, i semi di canapa ricchi di principi attivi per il settore alimentare sono estratti dalle infiorescenze di cannabis a basso contenuto di THC. Anche i prodotti contenenti CBD, utilissimi per esempio nel settore cosmetico, derivano dalla lavorazione delle infiorescenze. 

Se il Governo Meloni vieta la coltivazione e vendita delle infiorescenze di canapa uso industriale, tali attività saranno inserite nel Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti e anche diverse operazioni della filiera tessile e della bioedilizia diventeranno illegali.

Cannabis light illegale: la sentenza della Corte Europea

L’emendamento approvato dalla Commissione alla Camera si scontra anche con la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Il 4 Ottobre, nella causa C-793/22, i Giudici europei hanno stabilito definitivamente che gli Stati membri dell’Unione Europea non possono introdurre alcuna norma che vieta la coltivazione e la vendita delle infiorescenze e delle altre parti della pianta di canapa ad uso industriale, purché si tratti di piante di cannabis a basso contenuto di THC.

Pertanto, la circolazione dei prodotti contenenti gli estratti di tali infiorescenze non può essere limitata dalle autorità nazionali, salvo in caso di prove scientifiche in merito ai rischi della salute pubblica, che in ogni caso né il Governo Meloni né qualsiasi altro Stato Membro è mai riuscito a dimostrare.

È importante ricordare il principio di gerarchia delle fonti, in base al quale le norme e la giurisprudenza dell’Unione Europea prevalgono su qualsiasi legge degli Stati Membri.

Quindi, anche in caso di approvazione dell’emendamento al DDL Sicurezza del Governo Meloni che modifica le disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa, tale legge potrebbe essere annullata dai giudici europei.

Inoltre, la Commissione Europea potrebbe infliggere all’Italia multe economiche per milioni di euro per infrazione del diritto europeo.

Cosa dice la legge italiana sulla Cannabis?

La legge italiana 242/2016 sulla Cannabis dice che la coltivazione e l’utilizzo della pianta di canapa è ammessa purché:

a) destinata ad usi industriali (alimentare, cosmetico, tessile, edilizia ecc.)

b) si faccia uso di piante di cannabis a basso contenuto di THC (0.2%) e certificate dall’Unione Europea

Prima dell’entrata in vigore di tale legge, in Italia la coltivazione e vendita della pianta di canapa era vietata dal Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti.

Inoltre, con un importante sentenza del 2020, la Corte di Giustizia Europea aveva confermato che la vendita di prodotti contenti CBD estratto dalle infiorescenze di cannabis a basso contenuto di THC non può essere vietata dagli Stati Membri.

Nonostante ciò, nel 2023 e nuovamente nel 2024 il Ministero della Salute italiano aveva tentato di inserire i prodotti contenenti CBD tra i medicinali psicotropi elencati nel Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti ma è stato bloccato dal TAR, che ha sospeso tali provvedimenti. Con il DDL Sicurezza il Governo Meloni punta ora a colpire direttamente la legge italiana sulla Cannabis.

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Cosa aspettarsi dal DDL sicurezza canapa light?

Dal DDL sicurezza canapa light, che vieta la coltivazione e vendita delle infiorescenze, non ci si può attendere niente di buono. L’emendamento del Governo Meloni non porterà solamente alla chiusura dei Cannabis shop che vendono prodotti ad uso ricreativo, ma cancellerà anche l’intero settore della canapa ad uso industriale.

Più di 3000 aziende del settore che usano piante di Cannabis a basso contenuto di THC chiuderanno i battenti e 15.000 persone perderanno i loro posti di lavoro. I prodotti contenenti CBD estratto dalle infiorescenze diventeranno illegali e le persone saranno costrette ad acquistarlo da aziende straniere, che potranno continuare a importare i loro prodotti in Italia grazie alle norme europee.

Milioni di euro investiti dagli imprenditori italiani nel settore andranno persi. Come ricordato anche da Riccardo Magi, deputato della Camera e segretario di +Europa, con il DDL Sicurezza il Governo Meloni eliminerà una filiera tutta italiana, mantenendo l’assurda convinzione di stare facendo guerra alla droga.

Il 22 ottobre 2024, il nostro CEO Jacopo Paolini, ha partecipato alle audizioni in Senato in qualità di rappresentante della filiera della canapa per Confagricoltura e ha espresso il suo giudizio sull'articolo 18 del disegno di legge, portando la voce del settore agricolo e delle numerose aziende che operano in questo campo. Puoi leggere del suo intervento qui. Continua a supportarci informandoti sul nostro sito continuando a sceglierci per i tuoi acquisti. Troverai informazioni corrette e prodotti sicuri.

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