THC e CBD differenze e caratteristiche

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  • non sono medicinali;
  • sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
  • sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).
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THC e CBD sono due cannabinoidi prodotti dalla Cannabis Sativa, entrambi possono interagire con il sistema endocannabinoide umano, ma hanno effetti completamente diversi.

Qual è la differenza tra CBD e THC?

La principale differenza tra cannabidiolo (CBD) e delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) è che il primo non ha alcun effetto psicotropo mentre il secondo sì. CBD e THC hanno una struttura molecolare diversa e si comportano diversamente nei confronti dei recettori CB1 e CB2 presenti nel cervello. Il THC si lega principalmente ai recettori CB1, si caratterizza per un'interazione diretta e potente sul sistema endocannabinoide, producendo effetti psicoattivi significativi e un'azione farmacologica intensa. Il CBD invece si lega soprattutto ai recettori CB2 e svolge un'azione indiretta sul sistema endocannabinoide, producendo diversi effetti benefici senza alterare in alcun modo lo stato di coscienza.

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THC e CBD: tre differenze principali

  • Struttura molecolare: CBD e THC hanno la stessa formula chimica ma hanno una struttura molecolare leggermente diversa. Questo significa che gli atomi che compongono CBD e THC sono disposti in modo diverso. Alcuni atomi che nel cannabidiolo sono disposti in modo lineare, nel THC sono disposti ad anello. Questa sottile differenza nella struttura determina la differenza negli effetti dei due cannabinoidi


  • Meccanismo d’azione: come abbiamo detto, THC e CBD agiscono su recettori diversi. Questi recettori sono presenti all’interno del nostro sistema endocannabinoide, un sistema deputato a mantenere l’omeostasi del corpo, e in altri sistemi di neurotrasmissione. Il cannabidiolo si lega soprattutto ai recettori CB2, presenti nel sistema immunitario, ai recettori della serotonina e ai recettori vanilloidi, implicati nella percezione del dolore. Il THC invece si lega soprattutto ai recettori CB1, che si trovano soprattutto nel sistema nervoso centrale e hanno a che fare con la regolazione dell’attività motoria, con le attività cognitive e con la gestione del dolore


  • Effetti: per via della differente struttura molecolare e del differente meccanismo d’azione, il THC riesce a legarsi in modo più forte ai recettori, riuscendo così ad alterare le funzioni psichiche e a modificarne l’equilibrio. Questo non accade con il cannabidiolo, che invece non provoca alcuna alterazione psichica e nessun effetto psicotropo, ma ha numerosi effetti benefici. Il THC può provocare dipendenza, il cannabidiolo invece, come riportato anche dall’OMS, non provoca dipendenza. Condividendo la stessa capacità di interagire con il sistema endocannabinoide, sia il THC che il CBD possono svolgere numerose funzioni a supporto di diversi disturbi e patologie. Non è un caso che entrambi i cannabinoidi siano utilizzati nelle terapie a base di cannabis terapeutica. Il THC per uso medico viene utilizzato per alleviare dolore, la nausea e altri sintomi associati a malattie croniche come la sclerosi multipla o a trattamenti come la chemioterapia. Invece il CBD può aiutare a gestire ansia e stress, lenire il dolore e migliorare la qualità del sonno, senza provocare effetti psicotropi. Uno studio suggerisce che il CBD possa aiutare a mitigare gli effetti del THC

THC e CBD: differenze negli effetti collaterali

Il THC può provocare diversi effetti indesiderati importanti da tenere in considerazione.

  • Effetti psichici: ansia, paranoia, alterazioni della memoria a breve termine
  • Effetti fisici: tachicardia, secchezza delle fauci, vertigini
  • Effetti cognitivi: riduzione temporanea dell'attenzione e dei riflessi

Il CBD invece ha un profilo di sicurezza decisamente migliore. Come qualsiasi sostanza però, potrebbe in caso di dosaggi elevati, causare alcuni lievi effetti indesiderati, come:

  • Stanchezza e sonnolenza
  • Secchezza delle fauci
  • Disturbi digestivi occasionali come diarrea o modifiche della motilità intestinale
  • Interazione con i farmaci, in particolare anticoagulanti, antidepressivi, antiepilettici e immunosoppressori

THC e CBD: differenze legali

Il panorama legislativo dei cannabinoidi varia molto tra i diversi Paesi. In generale però la situazione legale di THC e CBD è radicalmente diversa. Il THC è considerato una sostanza stupefacente in molti Paesi, inclusa l'Italia. La sua produzione, vendita e consumo sono illegali, salvo in contesti medici e solo su prescrizione.

Il CBD invece non è considerato una sostanza stupefacente perchè, come ha dichiarato l'OMS, non presenta rischi per la salute pubblica e non provoca dipendenza. In Italia e in Europa può essere venduto sotto forma di olio, capsule o altri prodotti, purché derivi da varietà di canapa certificate con un contenuto di THC inferiore a quello previsto dai limiti di legge. Per essere certi di utilizzare un olio CBD di qualitá consigliamo dunque sempre di verificare:

  • La provenienza da filiere corte e tracciabili
  • La possibilità di visionare certificati di analisi completi
  • La conformità alle normative locali aggiornate
  • L'assenza di contaminanti, pesticidi e additivi chimici
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Quanto THC contiene il CBD?

Il CBD non contiene il THC, se infatti ci limitiamo alla molecola di cannabidiolo nel suo stato puro non osserveremo alcuna contaminazione con altri cannabinoidi come il THC. Se facciamo riferimento a prodotti che contengono l'estratto di canapa completo, è possibile rintracciare una percentuale molto bassa di THC, nei limiti previsti dalla legge, e che nel caso Europeo non supera mai lo 0,3% di THC. Per essere sicuri della composizione dell'estratto di CBD che si intende acquistare, é importante affidarsi solo ad aziende che usano canapa certificata coltivata in modo organico, proprio come gli estratti di CBD offerti da Enecta.

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