CBD controindicazioni: gli effetti collaterali del cannabidiolo

Nonostante il suo alto profilo di sicurezza e tollerabilità, il cannabidiolo (CBD) potrebbe, come qualsiasi tipo di sostanza, provocare alcuni effetti negativi. Per esempio secchezza delle fauci, sonnolenza e abbassamento della pressione sanguigna. Potrebbe interagire con alcuni farmaci ed è sconsigliato da utilizzare in gravidanza e durante l’allattamento. 

CBD controindicazioni: il CBD è sicuro?

Secondo il rapporto dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) pubblicato nel 2018 il cannabidiolo CBD ha un buon profilo di sicurezza, non ha effetti psicotropi, non crea dipendenza, è ben tollerato dagli esseri umani e dagli animali e non ha effetti collaterali rischiosi per la salute umana. Negli studi clinici, effettuati per analizzare gli effetti benefici del CBD, è risultato ragionevolmente sicuro fino a un massimo di 1500 mg di CBD al giorno per quattro settimane. In Gran Bretagna e Galles è addirittura classificato come novel food ed è regolamentato da un impianto normativo chiaro, trasparente. e basate su evidenze scientifiche.

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Quali sono gli effetti indesiderati del CBD?

Pur essendo blandi e transitori, il CBD potrebbe provocare alcuni effetti negativi ,tra cui:

  • secchezza delle fauci
  • interazione con i farmaci
  • abbassamento della pressione sanguigna
  • sonnolenza
  • cambiamenti nell’appetito
  • diarrea

CBD effetti negativi: la secchezza delle fauci?

In una ricerca compiuta dal personale del dipartimento di farmacologia e tossicologia della University of Arizona sono stati indagati gli effetti collaterali del CBD su cinque pazienti affetti da distonia: una difficoltà motoria dovuta ad atteggiamenti posturali del tutto involontari dell'individuo.

Nei pazienti che hanno usato dai 100 ai 600 milligrammi al giorno per sei settimane, è stato osservato un forte miglioramento della distonia ma sono stati anche notati alcuni effetti collaterali blandi come una spiccata secchezza delle fauci. Secondo i ricercatori, la secchezza era dovuta ai recettori cannabinoidi presenti nelle ghiandole sottomandibolari, responsabili della produzione di saliva. 

Il CBD interagisce con i farmaci?

ll CBD può interagire con i farmaci perchè viene metabolizzato dal fegato attraverso la stessa famiglia di enzimi (citocromo P450) che si occupa di smaltire molti dei farmaci che assumiamo. Se usiamo CBD insieme a un farmaco quindi, l’attività di questi enzimi potrebbe essere rallentata o, in alcuni casi, accelerata dal cannabidiolo, modificando l’efficacia del farmaco e aumentando il rischio di eventuali effetti collaterali.

Tra i farmaci con cui il CBD può interagire in modo significativo troviamo:

  • Antidepressivi e stabilizzatori dell’umore, come fluoxetina e paroxetina, con possibili aumenti degli effetti collaterali sedativi o gastrointestinali

  • Anticonvulsivanti, utilizzati per l’epilessia, come topiramato, clobazam e valproato, che possono aumentare la sedazione o influire sulla funzionalità epatica

  • Sedativi e benzodiazepine, tra cui diazepam e alprazolam, con un potenziamento dell’effetto sedativo

  • Anticoagulanti, in particolare il warfarin, la cui concentrazione nel sangue può aumentare, incrementando il rischio di emorragie

  • Altri farmaci come gli antibiotici macrolidi (claritromicina, eritromicina), gli antivirali, gli antimicotici, i calcio antagonisti (per l’ipertensione), i gastroprotettori (omeprazolo), gli antipsicotici (risperidone) e gli antinfiammatori (diclofenac)

Vista la complessità e le potenziali implicazioni di queste interazioni, è fondamentale consultare sempre un medico prima di usare CBD insieme a qualsiasi terapia farmacologica, per valutare attentamente rischi, benefici e quantità da utilizzare.

Il CBD può abbassare la pressione?

Una revisione pubblicata su Frontiers in Pharmacology, che ha analizzato 25 studi complessivi su CBD e pressione sanguigna, ha evidenziato che il cannabidiolo può contribuire a ridurre la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, in particolare in condizioni di stress. Un altro studio, condotto nel 2017 dai ricercatori dell’Università di Nottingham ha valutato gli effetti di una singola dose particolarmente elevata di CBD (600 mg tutti insieme) somministrata a nove uomini adulti e sani. I risultati hanno mostrato una marcata diminuzione della pressione sanguigna, accompagnata da sintomi come leggere vertigini e stanchezza, direttamente collegati all’abbassamento pressorio.

Questo effetto, da un lato si rivela utile per soggetti con ipertensione o tachicardia da stress, dall’altro rappresenta un potenziale effetto collaterale per chi soffre di ipotensione. Bisogna quindi che le persone che soffrono di pressione bassa valutino con particolare attenzione il dosaggio di applicazione del cannabidiolo, per evitare spiacevoli effetti avversi.

 Il CBD può causare sonnolenza?

Il CBD potrebbe causare sonnolenza per via delle sue proprietà rilassanti, non a caso viene utilizzato per favorire l'addormentamento da chi soffre di disturbi del sonno. 

Un esempio per capire meglio ce lo dà il farmaco a base di CBD, il Sativex, regolarmente in commercio e approvato per gestire la spasticità muscolare causata dalla sclerosi multipla. Nelle prime quattro settimane di utilizzo non bisogna guidare o usare macchinari perchè potrebbe causare sonnolenza, ma questo tipo di effetto tende a stabilizzarsi in circa 4 settimane, una volta trovato il dosaggio giusto. Usando quindi la giusta concentrazione per la destinazione d’uso e individuando con attenzione la quantità corretta, il CBD può essere usato senza provocare sonnolenza.

persona allo specchio che si mette la crema per la pelle
persona allo specchio che si mette la crema per la pelle

CBD controindicazioni per la pelle

Come qualsiasi prodotto per la pelle, anche il CBD quando utilizzato per uso topico, potrebbe causare irritazione. Capita molto raramente perchè si tratta di una molecola antinfiammatoria, lenitiva e antiossidante, ma è buona norma provarlo su una piccola porzione di pelle prima di procedere all’uso, come si farebbe con qualsiasi siero, crema o pomata al primissimo utilizzo.

Il CBD aumenta l’appetito?

Il CBD potrebbe, a seconda del tipo di metabolismo della persona, aumentare l’appetito. Uno studio sui cannabinoidi ha analizzato l’azione del CBD su bambini affetti da sindrome di Lennox Gastault intervistando 117 genitori. Le interviste hanno rilevato che il CBD aveva aumentato l’appetito nel 30% dei casi, migliorando contestualmente l’umore nel 63% e la qualità del sonno nel 53% dei casi.

CBD e diarrea

Diversi studi clinici su farmaci a base di CBD, come Epidiolex (usato per l'epilessia), riportano la diarrea tra gli effetti collaterali più comuni. In uno studio su pazienti affetti da sindrome di Lennox-Gastaut e Dravet, la diarrea è stata osservata nel 9–20 % dei partecipanti, rispetto al 9 % nei gruppi placebo, e in quelli con trattamento TSC in fino al 31 % dei casi. Questo effetto collaterale può dipendere sia dalla risposta individuale al CBD in quantità elevate, sia dalla presenza di eccipienti (oli vettori o eventuali additivi). Per gestire questo sintomo occorre ridurre progressivamente il dosaggio o sospendere l’assunzione.

cbd-effetti
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Quando non va usato il CBD?

Si consiglia di non usare il CBD in gravidanza, né durante l’allattamento. Le persone che utilizzano farmaci o che soffrono di epatopatia e morbo di Parkinson devono consultare il proprio medico prima di usare il CBD perchè potrebbe interagire con alcuni farmaci e modificarne l’azione.



CBD effetti collaterali: come prevenirli

Gli effetti collaterali del CBD sono rari e blandi, ma ecco alcuni consigli per prevenirli ed evitarli.

  • Controllo del dosaggio di applicazione: inizia con un dosaggio basso e aumenta gradualmente solo dopo aver monitorato l'azione del CBD sul tuo corpo

  • Consulto medico in caso di terapia farmacologica: i medici sono sempre più informati sull'utilizzo del CBD come fitorimedio. Se vuoi utilizzarlo, ma usi dei farmaci, aspetta di concordare un piano personalizzato per il tuo medico prima di iniziare

  • Monitoraggio degli effetti collaterali: se noti che il CBD sta provocando degli effetti collaterali a lungo termine, sospendine l'utilizzo e parlane con il tuo medico

  • Idratazione: mantieni un buon livello di idratazione per prevenire la secchezza delle fauci

  • CBD di qualità: scegli solo prodotti sicuri e controllati provenienti da una filiera tracciabile

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Produciamo prodotti a base di CBD solo con gli estratti provenienti dalle nostre genetiche di canapa, che coltiviamo in modo organico in Italia.

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