Antinfiammatori naturali più potenti: 15 tra i più potenti

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Scegliere un antinfiammatorio naturale come alternativa ai farmaci classici è usa scelta sempre più frequente. Ma quali sono i più potenti antinfiammatori naturali davvero in grado di farci passare il dolore? In questo articolo ne vedremo 8 tra i più efficaci.

Che cos'è l'infiammazione?

L'infiammazione è una risposta del sistema immunitario a danni o infezioni. Anche se può essere dolorosa, l'infiammazione è essenziale per il processo di guarigione. Tuttavia, quando diventa cronica, può portare a diverse malattie, tra cui artrite, malattie cardiache e diabete. Gli antinfiammatori naturali possono aiutare a controllare l'infiammazione cronica e migliorare la qualità della vita.

15 antinfiammatori naturali da conoscere

Ecco una lista di alcuni antinfiammatori naturali efficaci che possono aiutare a combattere l'infiammazione e il dolore:

  • CBD
  • Omega-3
  • Ribes nero
  • Tè verde
  • Curcuma
  • Zenzero
  • Resveratrolo
  • Rosmarino
  • Mirtillo
  • Reishi
  • Artiglio del diavolo
  • Arnica
  • Boswellia
  • Malva
  • Cannella

CBD: un antinfiammatorio naturale potente

Il cannabidiolo (CBD) è un composto non psicoattivo estratto dalle piante di Cannabis. Negli ultimi dieci anni la ricerca scientifica si è occupata approfonditamente di CBD e dolore, mettendo in luce le proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antidolorifiche del principio attivo. 

Il CBD interagisce direttamente con il nostro sistema endocannabinoide, un sistema composto da recettori (CB1 e CB2), endocannabinoidi ed enzimi che regolano la sintesi e la degradazione degli endocannabinoidi. L'interazione avviene prevalentemente con i recettori CB2, che si trovano soprattutto nelle cellule immunitarie. Attraverso questa interazione, il CBD modula la risposta infiammatoria riducendo la produzione di citochine infiammatorie, le molecole che mediano e regolano l'infiammazione. 

Il CBD risulta quindi un supporto efficace per gestire l’infiammazione e può aiutare in caso di mal di testa, artrite reumatoide e dolore neuropatico, dolore cronico, dolori mestruali, dolori articolari e mal di schiena.

Può essere assunto sotto forma di olio, di capsule o di caramelle, ma può anche essere usato sulla pelle sotto forma di crema o olio. Non va assunto in gravidanza e durante l'allattamento. Potrebbe interagire con alcuni farmaci quindi è importante consultare prima un medico se si sta assumendo una terapia farmacologica.

Omega-3: acidi grassi essenziali

Gli acidi grassi Omega-3, presenti in pesci come salmone, sgombro e sardine, così come in semi di lino e noci, sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie. Gli omega-3 includono EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), che giocano un ruolo cruciale nella modulazione della risposta infiammatoria.

Gli Omega-3 competono con gli acidi grassi Omega-6, che sono precursori delle molecole infiammatorie. Aumentando l'assunzione di Omega-3, si può ridurre la produzione di queste molecole infiammatorie, diminuendo l'infiammazione sistemica.

Una meta-analisi pubblicata su Journal of Clinical Lipidology ha evidenziato che l'assunzione di integratori di Omega-3 riduce i livelli di proteina C-reattiva (CRP), un marker dell'infiammazione, nei soggetti con condizioni infiammatorie croniche.

Gli omega-3 possono essere assunti tramite determinati cibi o come integratore.

Ribes nero: via lo stress ossidativo

Il ribes nero è una bacca ben conosciuta e apprezzata anche nel nostro Paese. A causa della sua breve durata di conservazione, questo frutto si consuma poco fresco. Per lo più viene trasformato in succhi, marmellate, gelatine, prodotti liofilizzati e anche bevande alcoliche.

Ciò che rende il ribes nero davvero speciale è la sua ricchezza in sostanze benefiche. Contiene una quantità elevata di vitamina C, antociani, pectine, acidi organici e persino acidi grassi polinsaturi nei semi. Tra tutte queste molecole, gli antociani sono i veri protagonisti: sono pigmenti naturali che donano il tipico colore viola intenso e che hanno un ruolo chiave nel contrastare lo stress ossidativo, uno dei principali responsabili di molte malattie croniche.

Numerosi studi confermano che gli antociani possono aiutare non solo a ridurre l’infiammazione, proteggere il sistema cardiovascolare, migliorare la vista e riequilibrare i livelli di colesterolo nel sangue. Non solo: i grassi buoni contenuti nei semi del ribes nero sembrano dare un aiuto prezioso anche in caso di malattie autoimmuni.

Tè verde: molto più di una bevanda

Il tè verde, ricavato dalla Camellia sinensis, è una varietà di tè non fermentato che mantiene quasi intatte le preziose sostanze contenute nelle foglie fresche. È considerato la seconda bevanda più consumata al mondo, subito dopo l’acqua. Ma oltre ad essere una coccola quotidiana, il tè verde è un autentico concentrato di salute.

Contiene una serie di componenti attivi davvero interessanti: polifenoli (come l’EGCG, epigallocatechina gallato), alcaloidi, aminoacidi, polisaccaridi e sostanze volatili. Questi composti conferiscono al tè verde proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche, antivirali, e perfino neuroprotettive. In pratica, una tazza di tè verde agisce come uno scudo contro l’invecchiamento cellulare, l’infiammazione cronica e alcune malattie degenerative.

Diversi studi hanno collegato il consumo regolare di tè verde a benefici concreti nella prevenzione e nel supporto terapeutico di patologie come il diabete, l’Alzheimer, i tumori del cavo orale e la dermatite. Però, è importante non esagerare perchè dosi elevate di estratto concentrato possono avere effetti collaterali.

Curcuma: una spezia preziosa

La curcuma, una spezia dorata comunemente utilizzata nella cucina indiana, è famosa per le sue potenti proprietà antinfiammatorie. Il principale composto attivo della curcuma è la curcumina, che ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori comparabili a quelli di alcuni farmaci antinfiammatori

La curcumina agisce su diversi meccanismi infiammatori, tra cui l'inibizione delle molecole infiammatorie come le citochine e l'inibizione delle vie di segnalazione infiammatorie. È anche un potente antiossidante, che aiuta a ridurre lo stress ossidativo, uno dei fattori che contribuisce all'infiammazione cronica.

Diversi studi hanno dimostrato l'efficacia della curcumina. Ad esempio, una ricerca pubblicata sul Journal of Medicinal Food ha concluso che la curcumina è efficace quanto l'ibuprofene nel trattamento dell'osteoartrite del ginocchio, senza gli effetti collaterali gastrointestinali comuni nei farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).

La curcuma può essere consumata sotto forma di spezia nelle preparazioni culinarie ma è certamente disponibile anche tra gli integratori alimentari. Tieni presente che non è raccomandata in caso di calcoli biliari o ostruzione delle vie biliari.

Zenzero: una radice efficace

Lo zenzero è un altro antinfiammatorio naturale molto efficace. Utilizzato da millenni nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica,  contiene gingeroli e shogaoli, composti che hanno potenti effetti antinfiammatori e antiossidanti.

I gingeroli e i shogaoli inibiscono la produzione di sostanze chimiche infiammatorie e bloccano l'attività delle citochine infiammatorie. Inoltre, lo zenzero può ridurre il dolore associato all'infiammazione.

Uno studio pubblicato su Arthritis ha evidenziato che l'assunzione regolare di estratto di zenzero ha ridotto significativamente il dolore nei pazienti con osteoartrite del ginocchio, con effetti paragonabili a quelli dei FANS, ma con una migliore tollerabilità.

Lo zenzero può essere consumato fresco, essiccato, in polvere, sotto forma di tè o come integratore. Troppo zenzero potrebbe causare disturbi gastrointestinali come bruciore di stomaco o irritazione gastrica. Non è raccomandato per chi assume farmaci anticoagulanti.

Resveratrolo: un potente antiossidante

Tra gli antinfiammatori naturali non si può non nominare il resveratrolo, un composto presente nell'uva rossa, nel vino rosso e in alcune bacche. Noto per le sue potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, questo polifenolo può modulare diverse vie infiammatorie, diventando un potente strumento per gestire l'infiammazione cronica.

Il resveratrolo agisce attraverso l'inibizione delle vie di segnalazione infiammatorie, riducendo la produzione di molecole infiammatorie come le citochine e i fattori di trascrizione. 

Uno studio pubblicato su Journal of Nutritional Biochemistry ha dimostrato che il resveratrolo può ridurre significativamente i livelli di marker infiammatori nei pazienti con malattie cardiovascolari, suggerendo un potenziale ruolo nella prevenzione e nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche.

Il resveratrolo è presente nell' uva rossa, nel vino rosso e in alcune bacche, ma può essere assunto anche come integratore. In dosi elevate, potrebbe causare disturbi gastrointestinali lievi. Potrebbero verificarsi interazioni con i farmaci anticoagulanti e non è raccomandato durante la gravidanza.

Rosmarino: non solo in cucina

Questa pianta aromatica, tipica del bacino mediterraneo, è nota soprattutto per le sue proprietà toniche e digestive. Le sue foglie contengono terpeni, flavonoidi e acidi fenolici, tra cui l’acido rosmarinico e il carnosolo, due sostanze che agiscono come scudi contro lo stress ossidativo e l’infiammazione. I suoi estratti hanno dimostrato attività antibatteriche, antiossidanti, antimicotiche, antitumorali e persino antidepressive. In particolare, l'acido rosmarinico è noto per la sua capacità di inibire i mediatori infiammatori come IL-1β, IL-6 e TNF-α.

La sua azione benefica si estende anche al cervello: alcune ricerche suggeriscono che il rosmarino può proteggere la memoria e migliorare l'umore, grazie alle sue proprietà neuroprotettive. Non a caso, già gli antichi greci lo consideravano la "pianta della memoria".

Mirtillo: l'antiossidante ottimo per la cistite

Il mirtillo è tra gli alimenti che possono aiutare a ridurre l'infiammazione e a migliorare l’equilibrio dell’organismo, soprattutto quando si tratta di sostanze ricche di composti bioattivi. Il mirtillo rosso per esempio è conosciuto soprattutto per la sua utilità nella prevenzione delle infezioni urinarie. Gli studi mostrano che i suoi fitocomposti sembrano avere proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e la capacità di modulare positivamente il microbiota intestinale.

Reishi: il fungo da conoscere

Il Reishi è un concentrato naturale di composti attivi. Tra i principali troviamo i polisaccaridi (come α/β-D-glucani) noti per rafforzare il sistema immunitario. I triterpeni (come acidi ganoderici e lucidenici), dotati di attività antinfiammatoria e antitumorale. Steroli e proteine bioattive: che possono influenzare positivamente il metabolismo e la risposta immunitaria. Nucleotidi e nucleosidi (adenosina, inosina) con potenziale effetto protettivo sul sistema nervoso. Secondo le ricerche precliniche più recenti, il Reishi potrebbe avere effetti promettenti su molte condizioni: diabete, infiammazioni croniche, ansia, depressione, epilessia, cancro, problemi cardiaci ed epatici. Alcuni studi suggeriscono anche benefici in disturbi neurodegenerativi e immunitari.

Artiglio del diavolo: una pianta da conoscere

L'artiglio del diavolo, noto anche come Harpagophytum procumbens, è una pianta originaria del Sud Africa, le cui radici sono ampiamente utilizzate nella medicina tradizionale per il trattamento di dolori articolari, muscolari e infiammazioni. 

Una revisione sistematica pubblicata su Phytomedicine Research ha analizzato diversi studi clinici sull'efficacia dell'artiglio del diavolo nel trattamento dell'osteoartrite e ha evidenziato risultati promettenti nella capacità di riduzione del dolore e dell'infiammazione rispetto al placebo.

L'artiglio del diavolo è disponibile sotto forma di integratore alimentare, tintura, crema o gel per uso topico.  È importante consultare un medico prima di utilizzare l'artiglio del diavolo, se si è in gravidanza, in allattamento, si soffre di ulcere gastriche o si assumono farmaci anticoagulanti o anti-infiammatori.

Arnica: una pianta incredibile

L'arnica montana è una pianta nota per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche. I principi attivi principali dell'arnica sono i lattoni sesquiterpenici, come l'elenalina, che contribuiscono a ridurre l'infiammazione e il dolore.

Uno studio pubblicato su The Journal of Alternative and Complementary Medicine ha mostrato che l'applicazione topica di arnica è efficace nel ridurre il dolore e il gonfiore nei pazienti con osteoartrite, con effetti collaterali minimi rispetto ai farmaci tradizionali.

L'arnica è generalmente utilizzata sotto forma di gel, crema o pomata per uso esterno. È importante non applicarla su ferite aperte o pelle danneggiata, e non è raccomandata durante la gravidanza o l'allattamento a causa della sua potenziale tossicità se assunta per via orale.

Boswellia: l'incenso che non ti aspettavi

La Boswellia, nota anche come incenso indiano, è una pianta con forti proprietà antinfiammatorie. La resina estratta dall'albero di Boswellia contiene acidi boswellici, che sono i principali agenti responsabili dell'azione antinfiammatoria.

Gli acidi boswellici inibiscono l'enzima 5-lipossigenasi, responsabile della sintesi dei leucotrieni, che sono molecole infiammatorie. Questo rende la Boswellia particolarmente utile per le condizioni infiammatorie croniche come l'artrite.

Uno studio pubblicato su Phytomedicine ha mostrato che l'estratto di Boswellia è efficace nel ridurre il dolore e migliorare la funzionalità nei pazienti con osteoartrite, dimostrando un profilo di sicurezza favorevole rispetto ai FANS.

La boswelia può essere assunta sotto forma di integratore. In alcuni casi, potrebbe causare disturbi gastrointestinali lievi come nausea o diarrea. Non è raccomandata durante la gravidanza o l'allattamento.

Malva: delicata e potente

La Malva sylvestris, o malva comune, è una pianta che molti riconoscono per i suoi delicati fiori violacei ed è apprezzata da secoli nella medicina popolare per lenire tosse, raffreddore, mal di pancia e stitichezza. Come questo studio conferma, gli estratti di malva possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione Le foglie e i fiori della malva sono ricchissimi di composti bioattivi: flavonoidi, mucillagini, terpeni, fenoli, cumarine, steroli, tannini, saponine e alcaloidi. Questi principi attivi donano alla pianta potenti proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, lenitive, epatoprotettive e perfino antimicrobiche. Ad esempio, le mucillagini formano una sorta di pellicola protettiva che calma le mucose irritate della gola e dell’intestino, mentre i flavonoidi agiscono come veri e propri modulatori dell’infiammazione cellulare.

Cannella: comfort e benessere

La cannella non è solo una spezia profumata che dona calore a dolci e bevande: è anche un antinfiammatorio naturale dalle sorprendenti proprietà. La cannella contiene composti bioattivi come la cinnamaldeide, che svolge un’azione antinfiammatoria, antimicrobica e antiossidante. Aiuta l’organismo a difendersi meglio, riduce i piccoli fuochi dell’infiammazione e combatte lo stress ossidativo che danneggia le cellule.

Alcuni studi  di laboratorio hanno mostrato che la cannella può anche migliorare la sensibilità all’insulina e aiutare a regolare la glicemia, cioè i livelli di zucchero nel sangue. Questo la rende un possibile alleato nella gestione del diabete di tipo 2.

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Qual è l'antinfiammatorio naturale più potente?

Nell'ambito della ricerca sugli antinfiammatori naturali, sia la curcumina che il cannabidiolo (CBD) emergono come due dei più potenti agenti antinfiammatori disponibili. Entrambi hanno dimostrato la capacità di ridurre la produzione di citochine infiammatorie e alleviare l'infiammazione cronica in modo efficace. Ricorda di scegliere solo prodotti a base di CBD sicuri e naturali per ottenere risultati ottimali.

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