Calmante per cani naturale: quale scegliere

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I nostri amici a quattro zampe, proprio come noi, possono sperimentare momenti di ansia, stress, agitazione e persino attacchi di panico. Situazioni come temporali, fuochi d'artificio, viaggi, traslochi o visite veterinarie, possono scatenare reazioni di disagio nei cani. Queste reazioni si manifestano attraverso comportamenti insoliti come tremore, abbaio eccessivo, distruzione di oggetti o iperattività. In questi casi, l'uso di un calmante per cani naturale può rappresentare una soluzione efficace e sicura per aiutarli a ritrovare la serenità.​

Quando usare un calmante per cani?

L’uso di un calmante naturale per cani non dovrebbe mai essere una scelta impulsiva, né una soluzione tappabuchi per situazioni gestibili con l’educazione o un intervento comportamentale. Tuttavia, in determinate circostanze, può rappresentare un valido supporto al benessere psico-fisico dell’animale, soprattutto quando l’ansia supera la soglia della normale reattività e diventa disfunzionale.

Nel cane, l’ansia e lo stress si manifestano in modi diversi: possono essere acuti, come nei casi di temporale o visita veterinaria, oppure cronici, come nelle situazioni di isolamento prolungato o in caso di cani traumatizzati. In entrambi i casi, un calmante naturale può aiutare a ristabilire un equilibrio neurochimico, senza però sedare artificialmente il cane o alterarne la personalità.

È fondamentale, prima di introdurre qualsiasi sostanza, anche naturale, rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, meglio se con competenze in comportamento animale o fitoterapia, in modo da accertare eventuali intolleranze o allergie prima di procedere. Di seguito, un elenco dettagliato delle situazioni in cui l’uso di un calmante naturale può essere indicato, come parte di una strategia ampia e personalizzata:

  • Ansia da separazione
    Il cane mostra forte disagio quando rimane solo: abbaia, distrugge oggetti, si sporca in casa o si autolesiona. I calmanti possono aiutare durante il percorso di desensibilizzazione.

  • Paura dei rumori forti (tuoni, fuochi d'artificio)
    In molti cani, i rumori forti scatenano crisi di panico vere e proprie, con tachicardia, tremori, ipersalivazione e fuga. I calmanti naturali, somministrati preventivamente, possono attenuare la risposta fobica.

  • Viaggi in auto o trasportino
    Alcuni cani soffrono di stress da viaggio, manifestando nausea, iperventilazione o panico. Integratori naturali a base di zenzero, camomilla o L-teanina possono essere d'aiuto.

  • Visite veterinarie o toelettatura
    Per i cani particolarmente sensibili alla manipolazione o al contatto con estranei, un calmante somministrato prima dell’appuntamento può rendere l’esperienza meno traumatica.

  • Inserimento in ambienti nuovi o affollati
    Nuovi spazi, viaggi o soggiorni in pensioni possono scatenare insicurezze. Un supporto calmante può favorire l’adattamento e prevenire reazioni eccessive.

  • Recupero da trauma o adozione recente
    I cani provenienti da rifugi, maltrattamenti o ambienti instabili possono avere un sistema nervoso iperattivo. I calmanti naturali possono affiancare un percorso di rieducazione comportamentale.

  • Stimoli ambientali eccessivi
    Se il cane vive in una casa rumorosa, con bambini piccoli o altri animali, può sviluppare un'ansia da iperstimolazione. Un calmante naturale può aiutare a gestire meglio la quotidianità.

  • Iperattività e difficoltà di concentrazione
    Alcuni cani, soprattutto giovani, faticano a mantenere l’attenzione o a calmarsi dopo una stimolazione. Alcuni estratti naturali possono migliorare la regolazione emotiva e favorire l’apprendimento.

  • Sindrome da disfunzione cognitiva nel cane anziano
    I cani anziani possono sviluppare confusione notturna, ansia inspiegabile e disorientamento. In questi casi, alcuni calmanti naturali possono avere anche un’azione neuroprotettiva.

  • Supporto durante la terapia comportamentale
    Quando si lavora su paure o fobie radicate, un calmante naturale può essere un valido alleato per abbassare il livello di stress e favorire l’apprendimento di nuove associazioni positive.

Perché scegliere un calmante per cani naturale?

L’utilizzo dei calmanti per cani sintetici, ovvero dei farmaci tradizionali solitamente utilizzati per gestire l’ansia del cane, non è privo di effetti collaterali. Le benzodiazepine ad esempio, spesso utilizzate tra i farmaci calmanti per  cani, sebbene efficaci, possono causare sedazione eccessiva, alterazioni comportamentali e, in alcuni casi, effetti paradosso come l'aumento dell'irritabilità. Senza contare che l’uso prolungato di farmaci sedanti può portare a dipendenza e tolleranza. Per questi motivi, molti esperti consigliano di riservare l'uso di psicofarmaci a situazioni molto gravi e di breve durata, integrandoli con approcci comportamentali e ambientali.​

I calmanti naturali rappresentano un'alternativa più sicura per la gestione dell'ansia nei cani, soprattutto per l'uso a lungo termine. Sebbene possano avere un'efficacia più moderata rispetto ai farmaci tradizionali, offrono il vantaggio di avere effetti collaterali blandi o inesistenti e possono essere utilizzati come parte di un approccio integrato al benessere del cane.

20 calmanti per cani naturali

Ricordiamo ancora una volta che prima di somministrare qualsiasi integratore o rimedio naturale, è importante consultare il veterinario per assicurarsi della sicurezza e dell'adeguatezza per il proprio cane. Tenendo a mente questa premessa, ecco una selezione di 20 calmanti naturali che possono aiutare il tuo cane a gestire lo stress:​

  • Camomilla: la camomilla è nota per le sue proprietà calmanti e antinfiammatorie. Può aiutare a ridurre l'ansia e favorire il rilassamento nei cani. Somministrata sotto forma di infuso o integratore, è generalmente ben tollerata.

  • Valeriana: è utilizzata per le sue proprietà sedative e ansiolitiche. Può essere utile per cani che soffrono di ansia da separazione o fobie. Disponibile in gocce o capsule, è consigliabile consultare il veterinario per il dosaggio appropriato.​

  • Passiflora: agisce come un lieve sedativo naturale, utile nei casi di iperattività e insonnia canina. Ricca di flavonoidi, modula i recettori GABA del sistema nervoso, contribuendo a ridurre l’agitazione. Viene spesso somministrata in forma liquida o in compresse, sempre sotto controllo veterinario.

  • Melissa: nota anche come citronella, la melissa ha proprietà antispasmodiche e calmanti. Può essere indicata in caso di irrequietezza legata a problemi digestivi, grazie alla sua capacità di rilassare i muscoli lisci. Disponibile in estratti secchi o infusioni da mescolare al cibo.

  • Luppolo: il luppolo possiede flavonoidi e oli essenziali con effetti sedativi. Può essere utile per cani con ansia cronica o difficoltà nel sonno. Si raccomanda cautela nel dosaggio poiché può causare sedazione eccessiva se usato impropriamente.

  • Lavanda: l’olio essenziale di lavanda, impiegato in aromaterapia, ha dimostrato effetti calmanti sugli animali da compagnia. Studi suggeriscono che l’inalazione può ridurre la frequenza cardiaca e i comportamenti da stress nei cani. Mai somministrare per via orale senza consiglio veterinario.

  • Zenzero: lo zenzero è noto per alleviare la nausea da viaggio e i disagi gastrointestinali, spesso associati ad ansia. I suoi composti attivi, come il gingerolo, esercitano un effetto rilassante sul tratto digestivo. Viene utilizzato in polvere o fresco, in piccole dosi.

  • Ashwagandha: una pianta adattogena ampiamente usata nella medicina ayurvedica, supporta la resistenza allo stress e migliora l’equilibrio ormonale. Negli animali, può contribuire a stabilizzare il tono dell’umore. Da usare solo in forma veterinaria certificata.

  • Rhodiola rosea: un altro adattogeno, la rhodiola è efficace per sostenere la funzione cerebrale e ridurre i sintomi da stress acuto. È utile nei cani che manifestano ansia da performance o da isolamento. Si somministra in forma di estratto secco titolato.

  • Bacopa monnieri: tradizionalmente usata per migliorare memoria e concentrazione, ha anche effetti ansiolitici. Studi su modelli animali mostrano un’attività regolatrice sul sistema serotoninergico. Indicata per cani anziani o con deficit cognitivi associati a stress.

  • Fiori di Bach: questi rimedi floreali non agiscono chimicamente ma secondo principi vibrazionali. L’essenza più usata è Rescue Remedy, indicata per emergenze emotive. Pur in assenza di prove scientifiche robuste, molti proprietari riferiscono benefici nel comportamento.

  • Magnesio: minerale essenziale per la funzione neuromuscolare, può avere un effetto rilassante se carente. Nei cani con tensioni muscolari o ansia lieve, l'integrazione può essere utile. Attenzione però a non superare il dosaggio: l’eccesso può causare diarrea.

  • L-teanina: aminoacido presente nel tè verde, favorisce il rilassamento senza causare sonnolenza. Agisce aumentando i livelli di dopamina e serotonina. È ben tollerata nei cani ed è disponibile in formulazioni specifiche, spesso combinata ad altri nutrienti.

  • Triptofano: precursore della serotonina, il triptofano può migliorare l’umore e ridurre l’impulsività. Viene somministrato per supportare l’equilibrio emotivo nei cani con comportamenti compulsivi o reattività. Spesso integrato nella dieta in dosaggi controllati.

  • Omega-3: gli acidi grassi omega-3 non agiscono solo sull'infiammazione, ma anche sulla funzione neurologica. Studi dimostrano che possono ridurre comportamenti aggressivi o ansiosi nei cani. Il loro effetto è cumulativo, si osserva dopo settimane di somministrazione.

  • Probiotici: il legame tra intestino e cervello (asse microbiota-intestino-cervello) è sempre più studiato. Alcuni ceppi di probiotici, come Lactobacillus rhamnosus, possono influenzare l’umore e ridurre la risposta allo stress. Ideali per cani con sensibilità intestinale e nervosa.

  • Zampa di leone: tradizionalmente usata per i disturbi femminili, ha anche proprietà rilassanti. Può aiutare nei casi di irrequietezza lieve, soprattutto se associata a squilibri ormonali. Da usare con cautela e solo sotto guida esperta.

  • Scutellaria: questa pianta contiene flavonoidi con azione ansiolitica. È impiegata nei cani che soffrono di irritabilità o insonnia. Può avere un’azione sinergica se combinata con valeriana o passiflora.

  • Biancospino: noto per i benefici cardiovascolari, il biancospino è utile anche per regolare la pressione in caso di stress e migliorare la risposta calmante. Agisce dolcemente e può essere usato in combinazione con altri rimedi fitoterapici.

  • CBD (Cannabidiolo): estratto dalla canapa, il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide del cane, aiutando a gestire l’ansia e a modulare le risposte emotive e comportamentali. Come vedremo nel paragrafo successivo, diverse ricerche confermano la sua efficacia nel ridurre lo stress canino.

Il CBD come calmante per cani: gli studi scientifici

Oltre a essere un antidolorifico naturale per i nostri amici a 4 zampe, il cannabidiolo ha dimostrato di essere anche un supporto efficace per gestire l’ansia canina.

Uno studio controllato e in cieco ha indagato l’impatto dello stress nei cani esposti a due situazioni comuni: l’isolamento sociale e il viaggio in auto, e ha valutato l’efficacia di una singola dose di CBD nel modulare la risposta allo stress. I cani coinvolti sono stati divisi in due gruppi: uno composto da 21 cani lasciati soli in un ambiente domestico familiare, l’altro, un gruppo di 19 cani, è stato sottoposto a un breve tragitto in auto. I ricercatori hanno misurato diversi indicatori fisiologici e comportamentali prima, durante e dopo il test, tra cui i livelli di cortisolo sierico, la temperatura dell’orecchio, la frequenza e la frequenza cardiaca, i piagnucolii e altri comportamenti legati all’ansia.

Entrambi i gruppi hanno mostrato un aumento significativo delle misure associate allo stress, con il viaggio in auto che ha suscitato la risposta di stress più intensa. L’efficacia del CBD nel ridurre i sintomi variava a seconda del parametro analizzato, ma in diversi casi si è osservata una diminuzione significativa dei segnali di stress nei cani che hanno utilizzato CBD rispetto al gruppo placebo.

Un altro studio ha indagato l’azione del CBD nel comportamento aggressivo correlato allo stress in cani ospitati in rifugi e canili. Il campione comprendeva 24 cani, divisi in due gruppi alternati: 12 soggetti che hanno assunto olio extravergine di oliva contenente il 5% di CBD, somministrato quotidianamente per 45 giorni, e 12 soggetti di controllo, ai quali è stato somministrato solo olio extravergine privo di CBD, quindi un placebo.

I comportamenti dei cani sono stati osservati secondo un protocollo scientifico rigoroso, utilizzando tecniche di campionamento comportamentale in quattro momenti chiave: prima dell’inizio del protocollo , dopo 15 giorni, al termine dei 45 giorni e infine 15 giorni dopo la sospensione del protocollo con CBD. 

I risultati hanno evidenziato che hanno assunto CBD hanno mostrato una riduzione significativa dei comportamenti aggressivi in particolare verso gli esseri umani.

Un ulteriore studio si è concentrato sugli effetti del CBD sul disturbo compulsivo documentando l’efficacia di un approccio innovativo nel trattamento di un cane meticcio di cinque anni affetto da questo disturbo, che in precedenza non aveva risposto alla terapia convenzionale con antidepressivi, in particolare alla paroxetina. L’intervento ha previsto un programma della durata di cinque mesi, basato sulla somministrazione combinata di cannabidiolo (CBD) e melatonina, associata a un percorso comportamentale personalizzato.

I risultati osservati hanno mostrato una netta riduzione degli episodi compulsivi rispetto al periodo in cui il cane usava la paroxetina. I comportamenti anomali si sono ridotti a un livello considerato accettabile, migliorando notevolmente la qualità della vita del cane e la convivenza in casa.

Qual è il meccanismo d’azione del CBD come calmante per cani?

Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide, presente in tutti i mammiferi e influenzando l’attività dei recettori CB1 e CB2, modula il rilascio di neurotrasmettitori come GABA e serotonina, contribuendo a ridurre l'ansia e lo stress nei nostri amici a 4 zampe. Il CBD agisce anche sul recettore serotoninergico 5-HT1A, noto per il suo ruolo specifico nella regolazione dell'umore e dell'ansia.​

Grazie all’interazione con questi sistemi di neurotrasmissione, il CBD può aiutare a calmare e rilassare il cane, favorendo una migliore gestione dell’ansia e dei comportamenti compulsivi e migliorando anche la qualità del sonno.

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Usare il CBD come calmante per cani

Il miglior modo per usare CBD come calmante per cani è scegliere un olio, facilmente somministrabile sia per via sublinguale che mischiato alla pappa. Per quanto riguarda il dosaggio, gli studi suggeriscono una gamma efficace tra 1,4 e 4 mg/kg per peso corporeo, somministrati una o due volte al giorno, a seconda della situazione specifica e della risposta individuale del cane. 

È fondamentale iniziare con dosaggi bassi e aumentare gradualmente, monitorando attentamente il comportamento e la salute del cane. Scegliere prodotti sicuri e testati da laboratori di terze parti, ti garantisce la certezza di un prodotto sicuro e 100% naturale.

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