No, dal 13 luglio 2023, il Ministero della salute ha inserito l'HHC nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope, di cui al decreto del Presidente della Repubblica, 9 ottobre 1990, n.309.
Per essere più precisi possibile, nella tabella I del decreto in cui sono presenti tutte le sostanze stupefacenti e illegali, sono stati inseriti l'HHC, l'HHC acetato, l'HHCO, l'HHC_P e l'HXC.
Il Ministero della Salute riporta nel decreto le seguenti motivazioni:
- HHC, HHC-acetato e HHC-P sono cannabinoidi semisintetici, riconducibili per struttura al THC
- un rapporto tecnico sulla sostanza pubblicato dall'Osservatorio europeo sulle dipendenze di Lisbona, ne considera gli effetti identici a quelli del THC
- l'associazione Imprenditori Canapa in Italia ha segnalato la presenza sul mercato italiano e europeo contenenti HHC
- la possibile tossicità dell'HHC potrebbe comportare gravi problemi a chi lo assume
- nel 2022 l'HHC è stato oggetto di diversi sequestri in Italia
La legalità della vendita di HHC ha a che fare con le legislazioni di ogni singolo stato. Fino a poco tempo fa, l'Italia si trovava nella zona grigia del vuoto legislativo di cui molti produttori hanno pensato di approfittare. Le cose però sono rapidamente cambiate, ma era prevedibile.
Analizzando il comma sei dell'articolo 14 del dpr 390/90 infatti, era chiaro che anche " i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi naturali, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico" avrebbero potuto essere vietati.
L'articolo di legge, antecedente all'ultima revisione del 13 luglio, prosegue dichiarando sostanze illecite tutte le piante che contengono principi attivi in grado di provocare allucinazioni o distorsioni sensoriali nonchè sostanze analoghe ottenute tramite sintesi chimica. Dato che gli effetti dell'HHC non sono mai stati esplorati da un punto di vista scientifico (a differenza del THC, sui cui esiste comunque una vasta letteratura) e non esistono regolamentazione in merito alla sua sintesi, non è possibile escludere che possa essere in grado di alterare il sistema nervoso centrale e provocare effetti collaterali anche importanti.
Questa è la ragione principale per cui in Italia ma anche in Francia, l'HHC è stato reso illegale.
HHC e THC: analogie e differenze
Innegabile è che il claim di marketing abbia delle fondamenta reali. Proprio come il THC e il CBD infatti , l’HHC sembrerebbe in grado di legarsi ai recettori CB1 e CB2 presenti all'interno del nostro sistema endocannabinoide.
Presenta una struttura chimica e molecolare simile al THC, ma resta un cannabinoide con caratteristiche differenti.
La prima differenza fondamentale è che l'HHC, pur essendo presente naturalmente nella pianta di canapa, può essere ottenuto solo tramite il processo di idrogenazione del THC. Grazie a questo processo, l'HHC si ritrova a possedere atomi di carbonio idrogenati, un legame carbonio supplementare e un atomo di estere, che il THC non ha.
L'HHC inoltre, sembrerebbe essere un composto più stabile del THC e meno suscettibile a degradazione da esposizione a calore e luce. Questa caratteristica lo rende interessante per i produttori di cannabinoidi, perchè ne permetterebbe la conservazione a lungo termine.
Altra differenza non meno importante è che al momento la vendita del THC è vietata in diversi paesi, la vendita dell'HHC, per ora, è vietata solo in Italia e in Francia.
Diversi produttori sostengono senza basi scientifiche che l'HHC è un cannabinoide sicuro come gli altri cannabinoidi naturali, ma non esistono ancora studi riconosciuti sugli effetti di questo cannabinoide e sulla sua potenziale tossicità per gli esseri umani. Esistono invece moltissimi studi sul THC, che pur essendo illegale, viene utilizzato anche come cannabis terapeutica in contesti ospedalieri.
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