Terpeni: che cosa sono e a cosa servono

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I prodotti Enecta:

  • non sono medicinali;
  • sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
  • sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).
terpeni
terpeni

Nella pianta di canapa e in molte altre piante sono presenti dei composti chiamati terpeni, che, oltre a conferire alla pianta il loro caratteristico aroma, sono oggetto di numerosi studi scientifici per le loro proprietà benefiche.

Che cosa sono i terpeni?

terpeni sono dei composti organici formati da carbonio e idrogeno e costituiti da unità isopreniche, ossia dalla sistematica ripetizione di una molecola chiamata isoprene. Sono composti naturali presenti negli oli essenziali delle piante e anche in alcune specie di insetti. Fungono da ferormoni e fanno da messaggeri tra le piante e gli insetti per l’impollinazione, attirandoli con il loro profumo. A seconda nel numero di unità isopreniche di cui sono i terpeni sono composti, queste molecole possono essere suddivise in:

  • Monoterpeni: sono composti da due unità isopreniche, quindi da 10 atomi di carbonio. Sono maggiormente presenti nelle infiorescenze della pianta e fungono da repellenti naturali per insetti e microbi

  • Sesquiterpeni: sono formati da tre unità isopreniche, quindi da 15 atomi di carbonio. Sono maggiormente presenti nelle foglie delle piante ed evitano che i parassiti si cibino di esse

  • Triterpeni: sono composti da sei unità isopreniche, dunque 30 atomi di carbonio. Possono essere rintracciati soprattutto nelle fibre, nei semi e nelle radici delle piante

A cosa servono i terpeni?

I terpeni sono un importante meccanismo di difesa per la pianta, servono infatti a prevenire gli spiacevoli attacchi di insetti e parassiti e a evitare che i microbi invadano le piante durante la fase vegetativa. Non solo, i terpeni costituiscono i componenti principali delle resine e degli oli essenziali delle piante. Questa è la ragione per cui sono responsabili di conferire alle piante il loro caratteristico profumo ed è solo grazie a questi composti che abbiamo a disposizione determinati oli essenziali. Come numerosi studi hanno dimostrato, queste molecole possono avere diverse proprietà benefiche.

Terpeni proprietà e benefici

Numerosi studi scientifici si sono concentrati sugli effetti terapeutici di questi composti, che possono essere diversi a seconda della singola composizione. Per comprendere meglio le loro proprietà va considerato che possono agire singolarmente o in sinergia con i cannabinoidi potenziandone gli effetti.

Queste molecole possono interagire con il nostro organismo in diversi modi, attraverso le membrane cellulari, i canali ionici e gli enzimi.

I terpeni possono avere un’ampia gamma di attività farmacologiche e biologiche. Come evidenzia questo studio, i terpeni sono conosciuti in ambito scientifico per avere importanti attività antiossidanti. Sembra che i terpeni siano in grado di proteggere dallo stress ossidativo anche in casi di patologie epatiche, renali, neurodegenerative e cardiovascolari, nonché i processi di invecchiamento.

Oltre alle proprietà antiossidanti, tra i principali effetti benefici dei terpeni, possono essere citate:

  • Proprietà antinfiammatorie
  • Proprietà antibatteriche 
  • Proprietà ansiolitiche
  • Effetti rilassanti
  • Capacità di rinforzare il sistema immunitario
  • Capacità di alleviare l’effetto psicoattivo del THC
  • Abilità di potenziare l’effetto ad ampio spettro del CBD

Particolarmente significativo il ruolo che i diversi terpeni hanno negli estratti di CBD a spettro completo potenziandone gli effetti benefici e le proprietà terapeutiche. 

I terpeni della Cannabis e il profilo terpenico

Le piante di cannabis contengono oltre 200 tipi di terpeni, composti che contribuiscono al processo di produzione dei cannabinoidi, formati da fenolo e da gruppi di terpeni. La variazione di composizione dei diversi terpeni, che possiamo chiamare profilo terpenico, è un valido strumento per definire i biotipi e le varietà di cannabis. Il profilo terpenico di una varietà di cannabis è in poche parole, il DNA dell’aroma della pianta, la sua carta d’identità. Ogni pianta può avere una combinazione di più di 40 terpeni, ecco che conoscere un determinato profilo terpenico può essere utile per riprodurlo in modo esatto. In questo processo di riproduzione sono importanti non solo i diversi terpeni da riprodurre ma anche i rapporti e le percentuali con ogni altro singolo elemento presente nella cannabis.

Il profilo terpenico non è solo una carta d’identità dell’aroma ma anche delle proprietà terapeutiche di quella varietà, proprietà che entrano in sinergia con gli effetti dei cannabinoidi, come il CBD. Oltre alla purezza del cannabinoide quindi, è proprio il profilo terpenico a determinare la bontà di una determinata varietà di cannabis. Selezionando il profilo terpenico si può scegliere di creare una certa varietà di cannabis con determinate caratteristiche olfattive e determinate proprietà benefiche beneficiando dell'effetto entourage.

L'effetto entourage

L’effetto entourage è l’effetto prodotto dalla sinergia tra diversi composti, in questo caso terpeni e cannabinoidi della pianta di Cannabis. Secondo la teoria dell’effetto entourage, i singoli principi attivi possono essere potenziati dalla loro combinazione. Si tratta di una teoria enunciata per la prima volta nel 1998 da alcuni ricercatori israeliani, tra cui lo studioso Ben Shabat. La teoria sostiene che questo effetto sinergico è determinato proprio dai rapporti e dalle percentuali di queste molecole, che possono variare a seconda delle varietà di cannabis. 

Un tipico esempio dell’effetto entourage è la capacità del CBD di abbassare e bilanciare l’effetto psicoattivo del THC. Questo meccanismo sinergico è oggetto di numerosi studi scientifici, in molti casi tra loro contrastanti. Nel 2009 Wagner e Ulrich Merzernich definiscono quattro meccanismi di base dell’effetto entourage:

  • La possibilità di agire su diversi siti del corpo
  • La capacità di migliorare l’assorbimento dei principi attivi
  • La capacità di alleviare eventuali effetti collaterali
  • La capacità di superare i meccanismi di difesa dei batteri

Secondo uno studio del neurologo Ethan Russo del 2011 l’effetto entourage risulta essere il modo migliore per assumere cannabis e può essere molto più efficace dell’assunzione dei singoli principi attivi.

Quali sono i terpeni più importanti?

I terpeni sono dappertutto, nelle piante di canapa, nella lavanda, nei chiodi di garofano, nel pepe verde, in tutte le piante aromatiche e nelle conifere. Ecco alcuni tra i terpeni più comuni e apprezzati:

  • Mircene: il mircene è un monoterpene che si trova non solo nella pianta di cannabis ma anche negli oli essenziali di diverse piante. Lo si trova nell’alloro, nel timo, nel luppolo, nella verbena e nella citronella. Ha proprietà antinfiammatorie ed effetti calmanti

  • β cariofillene: un terpene molto speciale, capace di attivare in maniera diretta il recettore CB2 presente nel nostro sistema endocannabinoide. Ha proprietà ansiolitiche ed effetti calmanti e rilassanti

  • Nerolidolo: è conosciuto per essere il terpene principale dell'olio essenziale di neroli. Ha proprietà calmanti e rilassanti, distende l'umore e favorisce il relax

  • Alfa-umulene: ha potenti proprietà antinfiammatorie. Ha effetti rilassanti e calmanti, aiuta a migliorare l'umore e favorisce il sonno. Utilizzato fin dall'antichità dalla medicina cinese, è sempre presente nelle formulazioni mirate a combattere lo stress in profondità

  • Bisabolo: è il terpene per eccellenza della camomilla. Migliora il tono dell'umore, ha proprietà calmanti e ansiolitiche

  • Limonene: anche il limonene è un monoterpene con un grande effetto tonificante, in grado di contribuire all’equilibrio omeostatico del corpo. Estremamente efficace come antidepressivo e ansiolitico. Conferisce alle varietà di cannabis la loro tipica fragranza agrumata. Oltre a essere presente nella cannabis, si trova nella buccia degli agrumi, nella menta, nel rosmarino e in alcuni oli essenziali

  • Pinene: ha proprietà antinfiammatorie e antibiotiche, è un broncodilatatore utilizzato a bassi livelli di esposizione. Può essere utile contro lo Stafilococco resistente alla meticillina. Questo terpene è la base biosintetica per i ligandi del recettore CB2 del sistema endocannabinoide

  • Linalolo: è un monoterpene presente nel basilico, nel bergamotto, nella lavanda e nel coriandolo. Le maggiori proprietà riscontrate dagli studi scientifici sono rilassanti, ansiolitiche e leggermente sedative. Ha capacità antinfiammatorie molto spiccate che possiamo riscontrare nella lavanda e nella sua efficacia contro le scottature

Come si estraggono i terpeni?

I terpeni sono composti volatili, pertanto possono essere molto delicati da estrarre. A seconda del numero di unità isopreniche e quindi del tipo di terpene, vengono utilizzate diverse tecniche per isolarli. Data la loro delicatezza e volatilità, possono essere sensibili alle alte temperature, vengono quindi estratti per primi. I metodi di isolamento dei terpeni possono essere distinti in due grandi macrogruppi, quelli con solventi e quelli senza solventi:

  • estrazione con solventi: può essere effettuata con dell’CO 2 supercritico, metodo che spesso precede altre modalità di estrazione. Il CO 2 supercritico possiede proprietà gassose e liquide, nella sua forma liquida può essere un efficace solvente per estrazione. È in grado di penetrare nei tricomi delle piante di cannabis e dissolvere terpeni e cannabinoidi, che vengono spostati in un separatore. Tutti i metodi di estrazione con CO2 sono ampiamente utilizzati perché considerati sicuri ed efficaci. Esistono altri solventi utilizzati per l’estrazione dei terpeni. Il butano, per esempio, che è molto sicuro ed è in grado di dissolvere cannabinoidi e terpeni lasciando da parte i composti indesiderati. Grazie alla bassissima temperatura del processo, il prodotto finale ottenuto da questo tipo di estrazione è particolarmente ricco di terpeni. Il butano però è un idrocarburo e come tutti gli idrocarburi è particolarmente infiammabile. L’estrazione con gli idrocarburi va sempre eseguita da professionisti in presenza di attrezzature adeguate

  • estrazione senza solventi: può essere basata su forze meccaniche, per esempio la pressione, che serve a spremere ogni singolo olio essenziale presente nella cannabis. È uno dei metodi più lenti e laboriosi ma anche uno dei migliori per ottenere prodotti di qualità. Il metodo più utilizzato per isolare i terpeni è quello della distillazione frazionata. Con questo metodo i terpeni possono essere isolati dai cannabinoidi utilizzando i punti di ebollizione di entrambi, in modo lento e graduale. Si parte dal terpene che ha il punto di ebollizione più basso, per poi estrarlo e procedere alzando la temperatura con i diversi terpeni successivi. Alcuni terpeni possono avere una minore resistenza anche alle più basse temperature, si tratta di piccoli monoterpeni particolarmente volatili che hanno bisogno di un altro tipo di estrazione.
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Terpeni per il buonumore

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